Il primo campo da gioco fu quello costruito nel territorio della Strà, all’incrocio fra le due attuali vie, Don Minzoni e Sargenti. Dal 1933 al 2008 però la storia del Caldiero si è sviluppata in altri due impianti. Il primo, quello di via Alberoni, è stato la casa termale dal 1934 fino al 1963-1964. Il secondo invece, quello di via C. da Prato, ha ospitato le partite del Caldiero fino al termine della stagione 2007-2008. Oggi invece la società gialloverde gioca nella splendida cornice dello stadio Mario Berti di via Ponterotto, uno dei fiori all’occhiello della società e uno degli impianti migliori dell’intera provincia.

Negli oltre ottant’anni di storia tanti i momenti chiave da sottolineare.

Negli oltre ottant’anni di storia tanti i momenti chiave da sottolineare.
Fra i principali traguardi quelli di fine anni 90’ con la squadra capace in pochi anni di issarsi dalla Prima Categoria all’Eccellenza. Sono stati però gli avvenimenti recenti ad aumentare l’appeal della società nell’ambito del calcio veneto. Dal 2004 l’attenta gestione della famiglia Berti ha portato il Caldiero dalla Prima categoria fino all’attuale Serie D, raggiunta con merito nel 2019 grazie ad una splendida cavalcata nella Coppa Italia di Eccellenza. Il 2019-2020 è stato pertanto il primo campionato termale nella quarta serie del calcio italiano. Un traguardo sfuggito per poco a fine anni cinquanta, con allora alla guida il presidentissimo Mario Gavagnin. Una lacuna colmata nel pomeriggio dell’11 aprile 2019 dalla truppa gialloverde di mister Soave, grazie alla rete decisiva di Giovanni Guccione a Bagnolo in Piano contro la Bagnolese. Tra le ultime tappe da sottolineare anche il raggiungimento dei play-off di Serie D nella stagione 2020-2021. Il Caldiero si sta attualmente confrontando con il quinto campionato consecutivo in Serie D.