Luparense: Bacchin, Meneghin (1’st Michele Zanella), Forte (30’st GregorioZanella), Andrea Munaretto, Baccolo, Beccaro, Fracaro (28’st Cenetti), Chajari, Florian, Venitucci, Menato (20’st Finocchio). (Cora’, Rosina, Stringa, Alessandro Munaretto, Stangacciu). All: Zanini.

Caldiero: Aldegheri, Rossi, Baschirotto, Nzè (14’st Burato), Cherubin (14’st Bernardinello), Filiciotto, Viviani (14’st Peli), Braga (21’st Baldani), Manarin, Proch, Zerbato. (Tebaldi, Rigo, Zanazzi, Martone, Tamponi). All: Soave.

 Arbitro: Gauzolino di Torino.

Reti: 19’pt Beccaro, 38’pt Chajari, 20’st Filiciotto, 39’st Filiciotto, 51’st Peli (rig).

Ammoniti: Zerbato, Filiciotto, Meneghini, Baccolo, Proch, Baschirotto, Beccaro, Venitucci.

Espulso all’8’st Proch e 45’st Baschirotto per doppia ammonizione.

Recuperi: 3’pt, 5’st

Da pelle d’oca. Impresa leggendaria del Caldiero che sotto di due reti e con una doppia inferiorità numerica, espulsi Proch e Baschirotto, prima accorcia con Filiciotto, poi riprende la Luparense con lo stesso centrocampista e allo scadere mette la freccia con Peli dal dischetto. La battaglia di San Martino di Lupari resterà scolpita nella memoria di chi l’ha vissuta in prima persona. Ora resta l’ultimo passo, un’altra partita vera, senza appelli. Allo stadio Mario Berti arriva il Montebelluna, per la squadra della Marca serve un punto per la salvezza, ma il pareggio al Caldiero potrebbe non bastare. I ragazzi del patron Filippo Berti devono vincere per respingere l’assalto del Mestre. Il match in terra padovana però non può passare sotto traccia. Una giornata in cui stava andando tutto storto, per Zerbato e compagni. Sotto di due reti e con un uomo in meno per l’espulsione di Proch, i termali hanno mostrato gli attributi, accorciando con Filiciotto, sublime l’assist di Manarin, sfiorando il pareggio in più occasioni, benedicendo il palo colpito da Menato, producendo uno sforzo che, a ragion di logica, non poteva che approdare in una sconfitta onorevole. Quando in campo ci sono questi ragazzi la logica è meglio lasciarla perdere. Quando si ha un cuore così grande tutto è possibile. Un Caldiero monumentale trova il pareggio con un bolide dal limite di un infaticabile Filiciotto. Poi altro episodio che potrebbe penalizzare i termali. Seconda ammonizione per Baschirotto decretata da un incerto arbitro Gauzolino di Torino. Luparense che assedia un Caldiero allo stremo? Nemmeno per sogno. È il Caldiero a continuare ad attaccare, a sfiorare più volte la rete. Peli sciupa il sorpasso davanti al portiere di casa, ma uno stremato Baccolo sgambetta Bernardinello. C’è solo il tempo per il rigore. Zerbato è a terra per i crampi, Filiciotto e Manarin hanno dato anche l’ultima stilla di sangue. Federico Peli ha la personalità per incaricarsi della battuta. Pallone da una parte e portiere dall’altra, le urla e le corse ad abbracciarsi per il campo sono uno spettacolo indescrivibile, quello che è accaduto è storia. Tutti in piedi ad applaudire i giocatori del Caldiero, un gruppo meraviglioso. Domenica si può fare la storia. Al Berti arriva il Montebelluna per l’ultima di campionato.

Ufficio Stampa ASD Calcio Caldiero Terme